sabato 4 giugno 2016

Shadows

sto sempre con il nonno perchè mi piace che c'ho qualcuno di grosso a cui chiedere consigli « sorride leggermente » come facevo con mio padre, uno di quelli da ascoltare, che c'hanno tipo una saggezza infinita
Torna a casa e butta lo zaino a terra, alzando poi le braccia verso l'alto. lo sbadiglio lo riscuote e stringe gli occhi con forza mentre si toglie le scarpe, camminando. Scarpe che lascia abbandonate nel mezzo del corridoio, davanti alla propria stanza.
certo che mi piacciono i cimiteri, quando è l'anniversario della morte di pa' ci passo la notte.
Chiude la porta alle spalle, si toglie la maglia buttandola a terra e slaccia i jeans con una flemma e noia eccessive. La mano finisce nelle mutande solo quando i pantaloni sono ormai alle caviglie, tira fuori un paio di bustine trasparenti e le lancia sul comodino, sbadigliando ancora.

parlare con pa'? « inspira profondamente » io..ahn..non..non so se..non so che potrebbe dirmi
e ..tu come pensi che posso fare?
 Le molle del letto cigolano forte, lui sospira osservando il soffitto, il braccio posato sugli occhi, il petto nudo che si alza e si abbassa ritmicamente. Le monetine sono state rimesse con attenzione, tutte allo stesso punto di prima, ci ha messo quasi due giorni, ma ora è tutto come prima, e allo stesso tempo è tutto diverso. Fissa una moneta specifica e resta li, zitto.

Ombre, sempre ombre.
 Lancia uno sguardo alla finestra chiusa, stringe le labbra e allunga la mano, fa pressione mentale sul perno di metallo, che apre e alza, così da far aprire la finestra, anche se non completamente

Grazie che mi aspetti sempre a casa.

Accenna un sorrisetto e scuote il capo, allungandosi per chiudere la luce della stanza dalla peretta che gli pende sopra la testa, si gode il silenzio notturno ad occhi socchiusi e infine sospira profondamente, cadendo nel suo solito incubo notturno.

Mike? bambino cattivo..