martedì 26 aprile 2016

Family

[...] che cazzate « alè » io non mi ci faccio cavare un occhio per il vecchio..ma per quel vecchio « specifica, probabilmente rivolto a Egil » cazzo me ne frega..ma per la famiglia mi ci faccio anche cavare tutti e due gli occhi « abbassa la testa, manco fosse in imbarazzo e si stringe nelle spalle » coglione « borbotta »

Perchè lo so che non serve, che magari è tutto ok e tutti ti controllano e ti danno una mano, che c'hai la schiena coperta.
Ma voglio solo che tu lo sappia.

[...] però..cioè, è bene che te lo ricordi, tutto qui.

Amen


La Direttrice Rebecca King è stata data dispersa negli ultimi giorni, a causa dell’eroico atto che l’ha portata a sacrificarsi per il bene dei cittadini di Philadelphia. Solo recentemente abbiamo avuto conferma del suo ritrovamento e del suo essere in salute.

Fissa il giornale in silenzio, lo osserva e rilegge quel piccolo paragrafo tremila volte.
Non gliene frega niente di Baal, ne della guerra con la città, sembra disinteressarsi di qualsiasi crisi che sia adesso in movimento, guarda solo quelle poche parole e sorride.
Una cosa buona, almeno una cosa buona nel mare di merda in cui naviga.

grazie.

fiducia.

 

[...] non lo so fare, ti dico « aggrotta la fronte, capendo di non riuscire a farsi comprendere » non so farmi aiutare Mad, non l'ho mai fatto, non ho mai chiesto aiuto a qualcuno..ho..ho solo sempre fatto le cose da solo, ho fatto casini, ma...ma sempre per cazzi miei, ho risolto sempre tutto per cazzi miei..« scuote la testa, apre gli occhi e si volta a guardarla dritta in volto » come fai a contare su qualcuno..? Come fai a fidarti se nella vita ti hanno dato solo calci in culo? « china il capo » non puoi chiedermi di non badare a te e al nonno, è più forte di me [...]

sabato 23 aprile 2016

Dear God...

Ho pregato una volta. Ero piccolo, pa' amava queste cose, prima di mangiare si pregava sempre, diceva che serviva a farsi perdonare e che se uno entrava abbastanza nelle Tue grazie può succedere che tu faccia un favore.

Non penso che lui fosse nelle Tue grazie.

Ho sempre pensato fosse terribilmente stupido da fare, tipo che alla fine non ti ascolta un cazzo di nessuno.

Ho pregato per mio fratello una volta.
Che stesse bene e tornasse da me, di rivederlo ancora almeno una volta.
Promisi di fare il bravo se l'avessi fatto, che avrei studiato e non avrei rubato.

Non l'hai fatto.

Questa volta però non ti prometto nulla in cambio, non penso funzioni a ricatto, no?
Penso sia una cosa diversa ora. Non serve che la riporti da me, non è necessario che la vedo di nuovo.

Salvala.
Non fare che sia morta.
Non lo merita.
Fai stare bene Becks

Il telefono sul letto squilla, fa velocemente il segno della croce e si alza recuperandolo, dalla faccia che fa non era quello che si aspettava. Sospira e alza gli occhi al soffitto incastonato di monetine, quindi si volta ed esce dalla stanza.


Eyes


Sogna occhi.
Occhi chiari, occhi scuri..
Occhi amati, occhi temuti e occhi che l'hanno visto nascere.
Sogna volti insanguinati.
Sogna il suo volto.
Sogna i rumori ovattati di colpi dolorosi.
Sogna il fallimento e gli fa paura.

Sii uomo

Ha visto cosa succede a chi sbaglia.

[...] ce l'hai nel sangue, [...] Tu sei meglio di lui.

E lo terrorizza immensamente.

"È esattamente come un tempo. Sono esattamente come mio padre.
E non voglio.
Non voglio."

Se mi succede qualcosa, ti prego, pensa tu al nonno e a ma'.

lunedì 18 aprile 2016

Hands


Un sacco di pensieri per la testa, un sacco di casini a cui cerca di stare dietro e invece si ritrova solo a cercare di non farsi fare troppo male, di sopravvivere.
Il nonno esce, il nonno sta bene.
Il dolore di aver scoperto che era fuori solo perchè Trisha lo ha chiamato.
Il magone a causa di come si comporta
Il dubbio alle parole di Fury
Il lavoro
Ma'.
Cazzo Ma', le sue idee strane, la sua testa tutta montata al contrario, la disperazione e l'idea che ora deve starle dietro. Evitare che combini i suoi soliti casini, i suoi..

[...] e lo so che me la cavo da solo, ma a farla felice che mi costa? Un cazzo..Lei non si calma da se, se ne sta nel letto giorni interi che poi per tirarla su serve chiamare un medico..mi sono scocciato che la devo controllare che non si taglia le vene, quindi... ma che cazzo te ne frega a te!

L'aria che manca, l'idea che sia tutto sbagliato, la paura di finire come il nonno, la paura di non vedere per un sacco di tempo qualcuno, così tanto tempo da uscire storto, da comportarsi come si comporta lui.
Da schizzato.

[...] Cazzo, ti preferivo quando stavi zitto.

E non dormire la notte per il lavoro, non dormire la notte per la famiglia, voler cercare qualcuno con cui parlare e darsi del cretino per averlo pensato.
Sii uomo, comportati come un cazzo di uomo! Strano che la voce dei suoi pensieri abbia il tono di suo pa', o meglio il tono che pensa avrebbe lui, chi cazzo se lo ricorda quella voce.
E allora stringe i denti, finge di non stare male, di non essere piegato da tutto, di essere un uomo.

E poi arriva lei, e bastano due parole a farlo crollare, a spingerlo ad allungare la mano e stringere la sua, trovare in due parole il conforto di cui ha bisogno.
Si dice che abbia questo sapore il paradiso, il sapore del primo bacio.

[...] Come sta il nonno?
[...] Il nonno.. Sta.
[...] Spero stia bene.
[...] Anche io. [...]< allunga la mano cercando di sfiorare quella di lei, alla ricerca di un minimo contatto >

[...] < Si ridesta solo quando avverte il contatto con la mano di lui. Abbassa lo sguardo, ma invece di rifuggire come farebbe di solito, la mano ruota appena, a cercare quella di lui. La sfiora inizialmente, per poi stringerla nella propria.[...] > Andiamo a casa. Stasera ce lo siamo proprio meritato.


venerdì 8 aprile 2016

basket court



Ci sono cose che ti spezzano. Tu vuoi spezzarti? Pensaci.

E se fossi già spezzato da un sacco prima?

giovedì 7 aprile 2016

good news.




Scivola sulla sedia leggendo il messaggio di Sydney. Non è tornato a casa di Mad solo perchè non se la sentiva di staccare il sedere dalla sedia di plastica e metallo della cucina.
Birra in una mano, in mutande, gambe larghe e capelli scompigliati. Qualcosa nella sua testa gli urla che sembra la brutta copia del nonno e solo il pensare a lui gli fa chiudere gli occhi e respirare profondamente in un moto di esasperazione mista ad una certa dose di sollievo

- è vivo.

Annuisce, guarda la bottiglia rovesciata sul tavolo, fortunatamente vuota e cerca di capire da quanto tempo è sveglio esattamente, su quella sedia. Da quando Sydney se ne è andato dopo averlo svegliato per dirgli che il nonno era vivo e in ospedale? Oppure è andato a dormire ad un certo punto? Non se lo ricorda, continua ostinatamente a fissare la bottiglia come se potesse dargli una risposta. Peccato, non è così.

- lo stronzo.

Parlare da soli è l'inizio della pazzia, dicono alcuni. Lui decisamente non è sano di mente e non si sente nemmeno tanto bene, ma infondo diventare pazzi non è il peggio che possa capitargli. Guarda il telefono, legge i messaggi e risponde un paio di volte per poi digitare qualcosa sullo schermo e portare l'apparecchio all'orecchio.

Pronto Trisha? Sono Mik, come va?
-...-
No..no, lo so che, cioè. Lo sai di Lenny no?
-...-
Trisha, ok, lo so che..potresti non urlare?
 -...-
Fanculo, mi ascolti un momento? Prova a venire, solo uno sguardo, vedere come sta, tirarlo su un po' di morale...ti prego Trish.
-...-
Lo so.
-...-
Lo so.
-...-
E' fatto così.
-...-
Lo so.
-...-
Che posso farci Trish?
-...-
Lo so.
-...-
Cazzo, non ti sto chiedendo la luna, ti prego..
-...-
Solo un salto, ti vuole bene, lo sai tu e lo so io, un bene dell'anima e gli faresti solo bene a farti vedere, davvero.
-...-
Andiamo...
-...-
Cazzo, ma che devo fare? Fallo per me, Trish andiamo fallo per me.
-...-
 Ok.
-...-
Non serve, no, è ok.
-...-
...Grazie, solo una cosa, davvero, non dare di matto, stai tranquilla con lui, poi quando esce giuro che lo riempio di botte io che lo faccio tornare in ospedale allo stronzo ,ma tu mo non buttargli addosso altra merda, ok?
-...-
Sfogati con me. Giuro che sto ad ascoltare...

In verità non la sta ascoltando, posa il telefono con il vivavoce sul tavolo e mentre si becca la sfuriata della donna pensa che ogni tanto fare del bene ripaga, di tanto in tanto eh.
Il cellulare nel mentre continua a vibrare appena, senza suoneria, perchè la voce di Trisha basta e avanza come audio, i messaggi di Syd continuano, altre informazioni che gli stringono il petto, ancora e allora si alza, mugolando risposte in direzione dell'apparecchio, mentre recupera un'altra bottiglia e torna seduto. C'è ancora tempo prima che cali il sole.

domenica 3 aprile 2016

un due tre, stella!

I vigilantes hanno preso..
I vigilantes

Vigilantes.

Come sta il nonno?
sembra che il momento da culo è passato, mo si è ripigliato 

ma che è sta cosa che vuoi andare dentro il carcere mo?
No non lo voglio
Ecco bravo, allora non ci andare e basta.

 I vigilantes hanno preso..


 il cuore si ferma, difficile che riparta ancora.