martedì 27 settembre 2016

Sto bene. Starò bene.

Quando la porta del bagno si chiude, lui si stringe nelle spalle e si curva in avanti posando le braccia sulle ginocchia piegate. I piedi che premono contro il materasso e gli occhi persi tra le lenzuola. Non sa nemmeno quando ha acceso la sigaretta, forse mentre lei zompettava intorno al letto, forse mentre ancora dormiva? Fissa la carta trasformarsi in cenere e soffia il fumo dalle narici sospirando subito dopo. La mano sinistra si strofina contro il coppino, i capelli corti che frizionano contro la pelle pizzicando anche un po'.
Non è che non si senta davvero soddisfatto, infondo anche se non si va fino in fondo a lui va bene, l'importante è stare con lei e questo gli basta. Per ora gli basta.
Il problema è quell'anello che continua a portare al dito, che rigira tra i polpastrelli con fare distratto e occhio assente. Dovrebbe toglierlo. Non ci riesce.

Tienilo, e quando farai sesso con qualcuno, che sia uomo o donna, pensa a me.

E non vuole farlo, ma lo fa. Non è un pensiero razionale, gli arriva come una stilettata al cuore che lo blocca, lo fa indietreggiare e smettere. E dopo non c'è più niente che lo smuova.
Ama troppo Junior per permettersi di toccarla o baciarla mentre pensa a qualcuno altro. Anche se non è colpa sua.

Anche se è il tarlo di una mente malata.

Stringe i denti e alza le mani, la sigaretta dondola tra indice e medio, il filtro strofina contro la sua fronte mentre si strofina le dita contro la pelle del volto, cercando un risveglio.
Lunghi istanti in cui si concentra sul rumore dell'acqua, sul profumo di lei mescolato a quello del fumo, sulle lenzuola pulite e la stoffa contro la pelle. Quando apre gli occhi lei sta uscendo dal bagno, la sigaretta sta per bruciargli le dita e non si ricorda nemmeno se ha respirato o no.

Hey..

Il sorriso sulle labbra e lo sguardo su di lei, una mano si allunga a spegnere il mozzicone fumato dal vento dentro il posacenere, l'altra si allunga invece verso di lei, la avvicina al letto, le chiede di sdraiarsi accanto a lui e prima di abbracciarla si ferma, resta immobile e infine sospira.

Aspetta.

Toglie l'anello posandolo sul comodino, accanto al posacenere troppo pieno, tra due bustine di coca sigillate.

Per stanotte, solo per stanotte, i demoni lasciamoli lontani da noi.

martedì 20 settembre 2016

Nessuno

Quando entra nella vecchia baracca dal tetto rosso il mugolio di una donna stesa sul letto in un angolino lo fa voltare. Si avvicina a Miriham con fare stanco, sedendosi sul materasso con il cigolio sinistro che gli fa drizzare la schiena

Sono passati due giorni
Scusa...lo so, ti ho portato la roba.

La bustina viene posata sul comodino, sente la madre voltarsi, strusciare leggermente contro di lui, vedere l'anello nuovo al dito.

Cos'è?

Il silenzio regna nella baracca, guarda la propria mano senza nemmeno vederla sul serio.

Ho incontrato una tipa dei piani alti, gli sono piaciuto, me l'ha regalato.

Mai spiegazione è stata più controllata e veloce, secca, sterile.

Sai che puoi dirmi tutto, vero pulcino?
Lo so. È tutto qui credimi ma', magari è una cosa buona, magari vuol dire che posso fare carriera no? Guadagnare di più..

Le braccia della madre si spostano, agganciandosi al suo busto vanno ad abbracciarlo nonostante resti sdraiata nel suo letto.

Sei diverso Mike, tesoro, cosa succede?
Nulla ma', tranquilla davvero.. lo sai che ho questa..ragazza e, ecco ci sono un sacco di cose con il lavoro e ... Sai no?

Un sospiro, la pressione delle sue braccia lo porta a stendersi, posa il fianco sul materasso cigolante e si lascia abbracciare dalla madre mentre guarda il vuoto avanti a se.

E poi c'è la questione dei mutanti e la storia dell'alcool...Lo Sai No?
Lo so, ma so anche che c'è dell'altro. Se non vuoi dirmelo è ok tesoro, io ti capisco..non preoccuparti pulcino. Ora dormi, mamma è con te.

Si sente accarezzare i capelli e chiude gli occhi. Inspira profondamente e resta in silenzio per un po' prima di sospirare.

Sono incastrato, non so più cosa è giusto e cosa no, non so più se quello che faccio è quello che voglio, non so più se morirò o no..e se mai dovesse succedere so già cosa sentirei perché sono morto..sono morto e non c'era nessuno, e stavo per accettare l'offerta di quella tipa..lo stavo accettando ma', anche se sapevo che sarei morto con lei. Sarei morto solo. Senza nessuno vicino.
Non c'è mai nessuno.

Ma la madre non risponde, lo abbraccia soltanto canticchiando qualche ninnananna in tedesco, ignorando lo sguardo vuoto e lucido del figlio.

martedì 6 settembre 2016

la M

Sai, tuo padre sapeva fare quelle diavolerie no? Una volta ha spaccato un cassonetto in faccia a Ivan il pazzo, quello con un occhio cieco..lo ricordi? Ah, no, ovvio che non lo ricordi, eri un cazzo di moccioso Mike, già tanto se riuscivi a dire il tuo nome senza annodarti la lingua, tua madre all'epoca era un pezzo di gnocca che..cioè, non che adesso non sia un gran pezzo di gnocca, ma sai, quindici anni fa era davvero figa, due cosce da paura, sempre aperte. Non che sia una puttana, ovviamente non volevo dire questo io..
 Si ho capito zio Mal, ma stavi parlando di mio padre, no?
Si, sapeva fare qualche trucchetto, ora non sono uno esperto, non so che cazzo faceva, ma divertiva un sacco. Così l'altro giorno che leggevo il giornale ho pensato, cazzo, forse era mutante e non si è mai registrato, così si spiegherebbe il problema tuo.
Non ho problemi zio.
C'hai il codice sul documento Mike, c'hai un problema e basta. Magari qua no, qua se ne fregano, puoi anche avere il becco di gallina, basta che paghi o dai il culo e North Town ti accoglie a braccia aperte..ma fuori dal quartiere c'hai un problema Mike.
Mal, non c'ho un tatuaggio in fronte che..
Sai quanto manca prima che li facciano fare? Un bel marchio a fuoco sulla guancia, una M di mutante, eh? Sarebbe figo, sta bene anche con il tuo nome. Ascolta me bambino, copriti il culo. Non andare in giro fuori dal quartiere, o se lo fai tieniti pronto a fuggire gambe in spalla. Non mi piace manco un po' sta situazione, sicuro come il mio fegato marcio, ci scoppia la guerra.
Tu non sei mutante zio, perchè mi dici ste cose? Mh?
Perchè tuo padre era come un fratello Mike, perchè quel cazzo di cassonetto lo spaccò in faccia a Ivan per aiutare me. Fanculo quello che dicono nei piani alti Mike, tuo padre c'aveva un sacco di problemi, ma proprio tanti, era un pezzo di merda violento, un ubriacone e quello che ti pare. Ma lo sono pure gli umani no? Lo sono pure io.
Fanculo zio Mal. Non avrei mai pensato di scoprire che eri uno..
come si chiama il contrario di razzista?
Cazzo ne so. Ora cammina che cerco di comprarti una birra e andiamo a mangiare qualcosa.