venerdì 19 agosto 2016

Free bird

Ho aspettato cinque anni per potertelo dire, e nella mia testa, lo giuro, te lo dicevo ogni istante che chiudevo gli occhi. Ogni respiro della mia vita.

Ti amo.


Ti prego non lasciarmi mai più, perchè sei la speranza che mi tiene ancora legato al mondo.

Rialzati

Non sei il primo finito qui dentro, non sei l'unico, non sei l'ultimo. Io forse non ci sono finito, ma conosco il dolore, la sofferenza e la disperazione meglio di quanto tu creda, però quando si finisce a terra bisogna rialzarsi, ragazzo! «E' intenso nel parlargli, prende il fiato con aria stressata, dando un'altra botta al vetro virtuale col palmo aperto - il rumore della fede cozza particolarmente fastidioso.» Non ci si può fermare. Non si può rimanere a terra, devi tirarti su, rimettere assieme i pezzi e ricominciare. Lavorare di più, capire cosa ti ha fatto finire a terra e fare in modo che non si ripeta. Si matura, si cresce e si va avanti, Mike, perchè la vita è fatta di questo. E' fatta di gente ed eventi che ti spingono a terra, e tu puoi solo scegliere se strisciare o rialzarti e se strisci sei un debole, non nel fisico, ma dentro la testa. «Si scosta dal vetro, con una smorfia.» Tieni a mente le mie, di parole, visto che scordarle è così difficile: tu hai potere sulla tua testa. Tu hai potere su te stesso. Gli altri hanno su di te solo il potere che tu dai loro- perchè l'unico che può influenzare davvero chi sei o cosa fai sei tu. E stai male se scegli di stare male, di non reagire. Quindi piantala immediatamente di farlo, e reagisci. Te lo dico come lo direi a un figlio. «Accorato, qui, intenso, incalzante. Prende fiato mentre il rosso prosegue su Sydney, e il capo si scuote alla domanda in coda.» Tu non lo sai se l'ha detto per farti male. Non lo sai, perchè non sei nella sua testa. «Solo afferma, secco. E quando viene menzionato il nome di Junior, accenna un assenso leggero.» Sta bene, ed è al sicuro. E aspetta te per ricominciare. 
 E quando torna in cella per un attimo ci crede, seduto sul letto dalle lenzuola ruvide, con lo sguardo perso contro il muro, crede intensamente alle parole di Maximilian Lee.

Il cuore che si strappa nel petto.

Non sono tuo fratello. Non lo sono, e non voglio esserlo. E se vuoi diventare come lui, bene. Spero che creperete da soli, spero di farvi molto più male di quanto dici che gli ho fatto. E fagli i miei complimenti per avermi fatto diventare così, quando lo vedi. «sembra pensarci un attimo, e poi sputa contro il vetro. Giusto per giocarsi la possibilità di tornare a fare visita a qualcuno in sandman machine, magari.» Non sono tuo fratello. Era solo una bugia.

Oltre il vetro

Ti amo.


giovedì 11 agosto 2016

Flash

Quando il fulmine lo colpisce non può fare a meno di accasciarsi a terra, nessun urlo, non riesce, i polmoni e la gola sono bloccati dalla scarica che ha irrigidito tutti i muscoli del corpo, contraendoli in spasmi impossibili da controllare.

Ti romperò le palle, andremo a prenderci una birra allo Sham

Il contatto con l'asfalto lo riscuote, sente dolore e bruciore ovunque, ma ha la forza di alzare la testa e affrontare la maschera che si avvicina a lui. Stringe i denti e li mostra come un cane rabbioso.

Mike.
Ci andremo a vedere le fighe al bunny..

L'ansia di Icy lo coglie d'improvviso, si volta a guardarla per controllare il suo stato e le mani tremano quando incontra il volto contratto e il respiro corto.

Mike..Mike.
 non ci stai solo, e la vita ce l'hai, e non rompi le cazzo di palle. Aspetta solo di uscire da qua e mi darai una mano con sto cazzo di potere, si va al margine di north e si fanno le prove, che con te posso e cazzo..

Il primo pugno lo fa crollare, le mani impattano contro l'asfalto e sente i polpastrelli bruciare al solo contatto, lui brucia, tutto in lui lo ustiona.
Sente Icy parlare, ma non capisce cosa dice, il suo corpo reagisce automaticamente alla minaccia, assorbe ciò che può, lo trascina a se in un accumulo energetico pronto ad essere sparato contro chi lo sta aggredendo.

Mike! Che fai, cerchi di consolarmi?
Non c'ho interesse a consolarti cazzone..non c'è bisogno, stai felice di tuo, ti ricordavo solo che c'hai impegni uguale, ecco tutto 

Il pugno di Fenrir gli impedisce di riuscire nell'attacco, sente il naso spezzarsi sotto la potenza delle nocche del semidio, il sangue inonda la bocca, la nausea gli rapisce lo stomaco ed è una fortuna che il cervello si spenga e lo svenimento è accolto con gioia.

Impegni cancellati.