non ho paura di finire dentro, ne di invecchiarci..ho paura di uscire dopo e vedere che niente è cambiato
Quando hanno chiuso la cella dietro di lui ha sentito il freddo entrargli nelle ossa. Eppure è caldo, lo sa. La divisa che gli hanno dato è di cotone, abbastanza morbida da sciogliergli i muscoli intirizziti dal freddo. Ha anche una coperta, sulla branda posta contro il muro. E' in fermo, infondo. Una volta dentro la Sand sarà diverso. Chiude gli occhi e si lascia cadere su materasso sottile, la rete sotto di esso cigola rumorosamente per il peso. Acchiappa la coperta, se la stende addosso e nemmeno aspetta che chiudano le luci. Lui è già con il volto contro la parete e gli occhi socchiusi e le labbra che si muovono leggermente. Prega. Non lo faceva da che era bambino e gli riesce incredibilmente facile ritornare a farlo.
nessuno mi deve nulla « lo guarda, Maximilian, con attenzione » nessuno Max, davvero. Accetto la responsabilità delle mie azioni ed è tutto ciò che devo a me stesso
Preme la fronte contro il muro freddo, e il fresco lo risolleva un attimo. La febbre non deve essere altissima, presto si abbasserà e il raffreddore sarà un brutto ricordo, probabilmente. La maschera gli ha chiesto se voleva un medico, ha risposto di no e ha chiesto solo la coperta. Va benissimo quella.
La voce di Maximilian gli scivola nella mente, è un po' come un veleno che entra nell'orecchio e ti uccide di nascosto. Sa che ha ragione, vorrebbe seguirlo, e invece alla fine fa tutto il contrario.
alle volte una cosa è sbagliata..è..« si schiarisce la voce »terribile..ma si è costretti a farla per qualcun'altro sai?...non dico che è normale, non dico che è giusto, dico che faresti la stessa cosa anche tu probabilmente
Cosa c'è di più terribile che tradire se stesso? Quanto si farà? Forse niente. Una vocina nella sua testa gli sussurra che magari non troveranno il corpo, le accuse cadranno, si sta facendo problemi per niente. Scaccia il pensiero e resta li, a fissare il muro. Ha bisogno della Sand. Ha tentennato. Se avesse ascoltato Maximilian fino in fondo, se avesse accettato la sua muta richiesta, la richiesta di se stesso, della sua anima che urlava. Se avesse accettato davvero di smettere di essere l'uomo che ha ucciso suo padre, cosa sarebbe successo?
Lo vorrei davvero, ma ferisce troppe persone a cui voglio bene
Forse una soltanto. Una a cui vuole talmente bene da rinunciare alla sua stessa vita. Perchè chi meglio di se stesso può capire quando stai per crollare? Chi meglio di lui può fermare il crollo prima che sia definitivo? Sarà doloroso, sarà terribile. Sta dicendo addio a se stesso, e lo sente dentro di se.
io ti voglio bene Max « annuisce lentamente, osservandolo » so..so che non sarei solo « stira le labbra in un sorriso mesto, ma scuote la testa subito dopo » e..« china il capo, guarda le proprie scarpe » penso che per la prima volta nella mia vita, non stia pensando a me « torna a guardarlo. Stringe le labbra e gonfia il petto profondamente. Infine scuote solo il capo » non hai risposto alla mia domanda. Vuoi arrestarmi Maximilian Lee? O posso andare via?
Tiene la fronte contro il muro, trema leggermente e reprime un singhiozzo arrotolandosi sotto le coperte. Gli occhi stretti, il volto della donna stampato dietro le palpebre, che lo guarda, che lo prega. Fisserà quel volto per sempre, o per lo meno finchè smetterà di fare male. Ne è consapevole e spera che non duri poi così tanto.
per lei sarà solo qualche giorno « annuisce » lo sarà anche per te, quindi non ti preoccupare ok Max?
E poi sarà pronto ad uccidere ancora suo padre.