Bagno, ore 04:22
Ha due occhiaie profonde, le labbra secche e il volto pallido, è ubriaco fino alla punta dei capelli, fissa il proprio riflesso, le dita che stringono il bordo del lavandino, curva la schiena e avvicina il naso al vetro. Ha il sapore di vomito in bocca, si passa il dorso della mano sinistra contro le labbra, e torna a raddrizzare la schiena, ispirando profondamente
Abbassa lo sguardo sul lavandino, le mani si stringono intorno all'oggetto metallico al suo interno. Alza l'Uzi e lo punta contro il vetro, la canna che aderisce, fissa ancora il proprio riflesso
Ha due occhiaie profonde, le labbra secche e il volto pallido, è ubriaco fino alla punta dei capelli, fissa il proprio riflesso, le dita che stringono il bordo del lavandino, curva la schiena e avvicina il naso al vetro. Ha il sapore di vomito in bocca, si passa il dorso della mano sinistra contro le labbra, e torna a raddrizzare la schiena, ispirando profondamente
'fanculo
Abbassa lo sguardo sul lavandino, le mani si stringono intorno all'oggetto metallico al suo interno. Alza l'Uzi e lo punta contro il vetro, la canna che aderisce, fissa ancora il proprio riflesso
Quanto coraggio c'hai?
Lo mormora in direzione di se stesso, stacca la canna dal vetro e la punta contro la propria tempia, sente il peso dell'arma sul polso, il freddo del metallo contro la pelle, chiude gli occhi, inspira, e resta fermo per alcuni lunghi istanti, un rumore forte lo fa sobbalzare, abbassa il braccio e si volta verso la finestra, forse un qualcosa contro il vetro, chissà. Abbassa il capo e torna a guardare l'arma, lasciandola dentro il lavandino, come se improvvisamente stesse scottando. Indietreggia e posa la schiena contro il muro dietro di se, si lascia scivolare a terra, seduto, e alza una mano per nascondervi il volto al suo interno, le lacrime scendono improvvise e terribilmente incontrollate.
Fin troppo