È già notte fonda quando apre la porta di metallo della vecchia baracca con il tetto rosso. Per un po' ha pensato di passare oltre e di andare a casa, è rimasto lì a fissare la porta della baracca con sguardo lontano e ha ripensato alla discussione con il nonno.
Io non ho paura.
Il buio della baracca lo avvolge, vorrebbe chiudere gli occhi per evitare altri casini, ma alla fine decide di lasciar correre e inspira profondamente cercando a tentoni un mobile adatto a dargli un minimo di orientamento
Lui dice che è ok a morire..
Il respiro corto, sente la caviglia fredda di sua madre sotto il polpastrello, il cuore si ferma e poi torna a battere quando la sente muoversi sotto le dita, disturbata dal tocco.
Non posso evitarti, viviamo nella stessa casa! O vuoi buttarmi fuori?
Inspira e si sposta, sale sul letto della madre camminando a gattoni sul materasso, si lascia cadere sul lato e sospira profondamente mentre sente la madre rigirarsi nel letto e chiedere chi è.
Il puzzo di sigarette e alcool lo fa sentire a casa, chiude gli occhi.
Il puzzo di sigarette e alcool lo fa sentire a casa, chiude gli occhi.
Mike, mamma..Sono Mike, posso dormire con te stanotte?
Si volta verso la donna e la abbraccia in silenzio, nasconde il volto tra i suoi capelli e la stringe un po' di più, forse troppo..tanto da essere costretto ad allentare la presa alla sua protesta.
Non dormirà stanotte.
Non dormirà stanotte.
Lo ami ancora?